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Proseguono i lavori del gruppo per l’innovazione del Sistema di SPV. Sollecitate anche nuove azioni di contrasto alle intimidazioni

Categoria: Dalla Segreteria Nazionale, Google News, Istituzioni, Sanità animale, Sicurezza alimentare



Il Gruppo istituito con decreto 8/7/2021 presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministero della Salute, con l’obiettivo di avanzare proposte, anche e in specie a carattere normativo, per un’efficace innovazione del sistema di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, prosegue i propri lavori.

Nella riunione plenaria di ieri il tavolo ha innanzitutto stigmatizzato con forza il vile attentato perpetrato ai danni del nostro collega Marcello Di Franco, Presidente FeSPA , prendendo atto con soddisfazione della vicinanza delle istituzioni, testimoniata sia da un incontro previsto proprio per oggi con il collega presso lo stesso Ministero della Salute, sia soprattutto dalla volontà, sollecitata ed espressa, di dare ulteriore impulso alle azioni dello specifico Osservatorio interministeriale, affinché vengano adottate tempestivamente nuove ed opportune misure, tanto di prevenzione dei fenomeni intimidatori, quanto di sostegno ai sanitari che subiscano atti di tal genere, specie con riferimento a chi lavora, troppo spesso solo, in ambiti territoriali anche perciò pericolosi, non ancora sufficientemente protetto da norme tuttora insufficienti seppure già migliorate nel recente passato.

Nel merito del mandato del Gruppo i lavori sono proseguiti in relazione all’individuazione di quattro macro tematiche afflitte da criticità incidenti in modo significativo sull’efficacia delle azioni di prevenzione.

È stato infatti posto l’accento sia da parte di tutti gli intervenuti, sia – in particolare – nel contesto degli interventi del dott. Sorice e del dott. Gnaccarini, sulla necessità di:

i) implementare i sistemi di relazione e condivisione dei dati, dell’analisi degli stessi e delle conseguenti azioni fra i diversi attori e le diverse professionalità della prevenzione primaria affinché l’approccio “one health” acquisisca concretezza ed efficacia;

ii) sviluppare e potenziare un apposito sistema di formazione specialistica, specificamente rivolto ai medici veterinari che intendano inserirsi nei servizi di sanità pubblica veterinaria, attraverso l’individuazione di innovativi percorsi teorico-pratici, con il coinvolgimento degli II.ZZ.SS. e delle aziende sanitarie quali enti di co-formazione (field training);

iii) rafforzare le reti di epidemiosorveglianza mediante la sistematica presenza dei medici veterinari, anche nelle diverse unità di crisi istituite nei casi di emergenze sia epidemiche sia non epidemiche, con il superamento non solo delle barriere geografiche ma soprattutto della compartimentazione delle professionalità sanitarie, nonché mediante un’ormai ineludibile uniformazione delle reti informatiche che garantiscano un flusso e una fruizione dei dati atti a garantire adeguate valutazione e gestione dei rischi di volta in volta emergenti;

iv) definire indirizzi cogenti per il raggiungimento di una omogeneità operativa capace di soddisfare i requisiti delle azioni di controllo ufficiale previsti dalla regolamentazione europea, attraverso un’organizzazione dei servizi territoriali che, pur nel rispetto delle autonomie regionali, garantisca ovunque sia la presenza di uffici veterinari regionali di coordinamento tra il livello ministeriale e i livelli Aziendali, sia un condiviso sistema di requisiti quali-quantitativi per la corretta operatività dei veterinari ufficiali.

Su tali esigenze, nel contesto di appositi sottogruppi tematici, tutti i componenti proseguono pertanto il già intrapreso confronto, con l’obiettivo di esitare al più presto proposte operative finalizzate all’adozione degli atti e/o dei provvedimenti che verranno ritenuti conseguentemente opportuni.




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