La Conferenza Stato-Regioni del 29 gennaio ha dato il via libera all’istituzione del Comitato nazionale zootecnico. L’organismo è previsto dalla recente riforma della disciplina della riproduzione animale ed ha compiti di regolazione, standardizzazione e di indirizzo dell’attività di raccolta dei dati sugli animali in allevamento, al fine di realizzarne il programma genetico, quale strumento di conservazione e miglioramento delle rispettive razze.
Lo stesso organismo svolge: funzioni consultive e di programmazione nelle politiche di settore. Spetta al Comitato vigilare inoltre sui soggetti terzi abilitati a svolgere il compito di raccolta dati e di organizzare la Banca dati unica zootecnica a livello nazionale, garantendo l’interoperabilità con altre banche dati esistenti, in particolare con la Banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica (BDN) del Ministero della salute, e assicurando l’accessibilità ai soggetti riconosciuti dagli enti locali ai fini della consulenza aziendale.
La Conferenza delle Regioni ha espresso parere favorevole – attraverso un breve documento consegnato al Governo – con una la richiesta di sostituire il comma 2 dell’art 3 con il seguente:
“2. Al Comitato sono, altresì, attribuiti i compiti consultivi di indirizzo generale e coordinamento in materia di miglioramento genetico e di miglioramento genetico e riproduzione animale delle specie di interesse zootecnico non comprese nel D.lgs 52/2018 nonché in materia di raccolta dati negli allevamenti.”