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Peste Suina Africana, report della visita Ue in Sardegna: progressi significativi

Categoria: Sanità animale, Ue



E’ stato pubblicato il REPORT finale della missione di accertamento condotta in Sardegna dal 24 al 28 giugno 2019 dagli ispettori Ue per valutare l’attuazione dei controlli in sanità animale con riferimento alla Peste suina Africana.

In particolare obiettivo della missione era quello di valutare l’idoneità delle disposizioni pianificate per raggiungere l’obiettivo di eradicare la Peste suina africana  e verificare in che misura le  azioni correttive presentate in risposta alle raccomandazioni incluse nella relazione dell’ultimo audit della Commissione condotto nell’ottobre 2016 siano stati attuati e applicati dalle autorità competenti.

Il rapporto conclude che la situazione epidemiologica nei suini domestici è notevolmente migliorata negli ultimi 18 mesi. Durante questo periodo, non ci sono stati focolai di malattia nelle aziende suinicole registrate. Le autorità veterinarie attribuiscono questo principalmente al miglioramento del controllo dei suini allo stato brado (illegali) e alla migliore biosicurezza nelle aziende suinicole.

Secondo gli ispettori della DG Sanco la fitta popolazione di cinghiali, in particolare nel nord Sardegna, rappresenta un grave rischio per l’eradicazione dell’PSA. Dal 2016, i controlli sulle attività di caccia svolte dalle autorità veterinarie e dagli ispettori forestali sono stati rafforzati per garantire lo smaltimento sicuro dei sottoprodotti di origine animale e per verificare la conformità ai requisiti di campionamento dei cinghiali. D’altro lato, alcune pratiche venatorie nella regione non sono conformi all’approccio strategico dell’UE.

Le autorità veterinarie segnalano comunque un cambiamento nell’atteggiamento della popolazione locale, che è più disposta a informarli su sospette malattie e possibili attività illegali. Ciò è in parte dovuto alla vasta campagna di comunicazione rivolta agli allevatori, ai cacciatori e all’opinione pubblica e riflette anche la crescente fiducia  nell’impegno e nella capacità delle autorità veterinarie. I rappresentanti delle associazioni dei cacciatori e dei produttori di suini sono favorevoli al mantenimento dell’Unità di progetto costituita per l’eradicazione della PSA  e all’attuazione del programma regionale di eradicazione.

Per gli ispettori le misure messe in atto per prevenire l’esportazione di  carne suina e prodotti potenzialmente infetti dalla Sardegna, sia in spedizioni commerciali che personali, sono ben stabilite e ben comprese. I controlli ufficiali negli stabilimenti di carne, negli aeroporti e nei porti marittimi risultano efficaci.

Sono quindi da registrare significativi progressi che hanno portato ad avere sotto controllo la presenza della PSA in Sardegna. Il problema dei suini allo stato brado è migliorato ma non è stato ancora risolto e il rischio di malattie causate dai cinghiali continua a rappresentare una minaccia. Man mano che il numero di animali infetti diminuisce, le autorità veterinarie devono compiere ulteriori sforzi e utilizzare maggiormente le proprie risorse per eliminare il persistere della malattia. Per questo, fanno affidamento sul costante impegno dei politici e sul supporto di allevatori e cacciatori.

Il report integrale (in inglese)

Il commento delle autorità competenti italiane al report (in inglese)

A cura della segreteria SIVeMP




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