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Vertenza Salute

Il Governo ha finalmente riconosciuto che le nostre richieste sono legittime e che vanno nell’interesse del paese

Lettera agli iscritti

Categoria: Dalla Segreteria Nazionale



Anni di attesa non ci hanno fatto abbassare la testa, la rassegnazione è stata respinta da una prima grande giornata di sciopero a dicembre che ci ha visti come sempre molto attivi, e in queste settimane nel proporre con forza altre due giornate consecutive di sciopero che hanno scosso il Governo sino a siglare con noi un’intesa che ha fatto sospendere ma non revocare la “vertenza salute”.
 
La difesa del SSN è un impegno prioritario che è stato sottoscritto a Palazzo Chigi con la definizione di un percorso comune per mettere in moto tutte le necessarie misure correttive del sistema a riconoscimento del principio basilare che il SSN è il modello più efficace ed efficiente per garantire la salute dei cittadini.
 
Il Governo ha individuato nella valorizzazione del ruolo e del lavoro dei medici chirurghi e dei medici veterinari una centralità nei processi per la realizzazione dei LEA.
 
Staremo molto attenti che gli impegni del Governo non restino solo parole al vento.
 
Per questo motivo lo sciopero è solo rinviato. Il percorso concordato con il Governo ha bisogno di essere costantemente sostenuto e monitorato anche dalle periferie. Le 100 assemblee avviate lunedì scorso e la manifestazione conclusiva che faremo simbolicamente a Firenze saranno occasione di confronto e verifica costante.
 
Già lunedì 14 marzo inizieremo il confronto sull’art. 22 del Patto per la salute, come previsto nell’intesa di Palazzo Chigi, questa tempestività è un segnale positivo di attenzione e disponibilità a cercare rapidamente soluzioni.
 
Abbiamo in primo luogo bisogno di ridare ossigeno ai servizi con lo sblocco del turn over e dobbiamo stabilizzazione il precariato storico. Il ministero della Salute, di concerto con il Mef e le Regioni dovranno partecipare al lavoro di cucitura. Non è un tema facile, considerata la confusione che un federalismo pasticcione ha lasciato sul campo, per questo abbiamo chiesto un jobs act per la sanità nel quale si può ipotizzare un processo di incardinamento del personale a tutele crescenti. Il tavolo di lavoro è aperto ai suggerimenti di tutti, dovremo indicare soluzioni specifiche per i medici veterinari che dovranno entrare a fare la prevenzione veterinaria, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare di domani.
 
Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e delle convenzioni è ancora sospeso in mancanza della definizione delle Aree contrattuali dove la proposta del Ministero della Funzione pubblica, che al SIVeMP-FVM e all’Intersindacale medica va bene, resta inapplicata per diverse resistenze di altri settori sindacali del pubblico impiego. Per quanto concerne, invece, la sostenibilità finanziaria del Contratto siamo in attesa di sapere dal Ministero dell’Economia, attraverso l’imminente Def, quali disponibilità ci saranno. Occorre cominciare sgombrando il campo dal furto – forse generato da un errore involontario – che la legge finanziaria ci ha fatto impedendo il pagamento in busta dei trattamenti stipendiali accessori. Il Governo ha ben chiare le nostre richieste in merito e si è impegnato a fare le dovute verifiche per superare l’incidente.
 
Come la storia ormai ci insegna, nulla è scontato, nulla ci compete senza fatica.
Non dobbiamo illuderci che sia arrivata la stagione delle vacche grasse, ma, continuando a vigilare, continuando a fare azione di persuasione sul Governo, sugli Assessorati e sui nostri interlocutori economici, potremo riscuotere finalmente – dopo tanta attesa – il giusto riconoscimento per il nostro ruolo e la nostra professionalità.
 
Il SIVeMP c’è, ci sarà, e farà la sua parte. 
Soprattutto grazie alla tenacia e al senso di appartenenza dei suoi iscritti.
 
Grazie a tutti
 
Il Segretario Nazionale
Aldo Grasselli
 
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