A seguito dell’aggressione dei due medici veterinari durante l’intervento di telenarcosi e successiva anestesia di alcuni cinghiali rinchiusi in un parco – poiché non era stata possibile la cattura con mezzi diversi – in applicazione del “Protocollo d’intesa tra Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale e Roma Capitale per la gestione del cinghiale (Sus Scrofa L.) nel territorio di Roma Capitale”, il SIVeMP Lazio e l’Ordine dei Medici Veterinari di Roma hanno scritto alle autorità competenti per chiedere un incontro volto ad analizzare le criticità presenti nel protocollo e individuare soluzioni, finalizzate ad una più adeguata ed agevole applicazione del protocollo stesso.
“Appare infatti evidente come siano da implementare metodiche incruente, ma adeguate a limitare il fenomeno dell’inurbamento dei cinghiali e, nel contempo, sia necessario attuare ulteriori ed adeguate tutele del personale Medico Veterinario chiamato a svolgere le doverose, seppur dolorose, attività istituzionali, per evitare che situazioni analoghe si possano ripresentare con successiva spettacolarizzazione ed esposizione mediatica” si legge nella nota congiunta.