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Ciao Mimmo…

Categoria: Varie



A chiusura di quest’ultimo “mandato”, voglio ringraziare tutti i Colleghi, che nel concedermi la loro fiducia, mi hanno consentito di vivere appieno questa lunga esperienza nazionale. Ho sempre agito con trasparenza, competenza e correttezza verso tutti, ma soprattutto con grande amore verso questa nostra Professione”.

Con queste parole di commiato il Dott. Domenico D’Addario, Presidente uscente della FNOVI, salutò nel 2006 il Consiglio Nazionale della Federazione, tracciando il bilancio del suo lungo mandato caratterizzato da impegno e rettitudine. Attività intensa quella ordinistica, che vide presente D’Addario sin dal 1970 quando partecipò, in qualità di Presidente dell’Ordine di Brindisi, al suo primo Consiglio Nazionale per poi successivamente entrare nel Comitato Centrale della Federazione nel 1973.

Ma i riferimenti temporali, per quanto generosi, non conferiscono la giusta visione della passionalità che Domenico D’Addario ha infuso nella nostra professione.

Infatti, lasciata la Presidenza della FNOVI, Domenico D’Addario ha continuato ad impegnare ogni energia nella veterinaria, sia rappresentando l’Ordine di Brindisi, sia con proficue e personali iniziative che lo hanno visto con spirito dinamico, abile promotore, contribuendo sempre a conferire dignità e visibilità alla nostra professione.

Per Domenico D’Addario l’argomento “Veterinaria” quella con la “V” maiuscola, non era mai sufficientemente approfondito; da incessante e appassionato divulgatore della professione, catturava gli interlocutori trasmettendo il suo entusiasmo.

Col tempo la sua casa era diventata una specie di sancta sanctorum della medicina veterinaria, ogni spazio è dedicato alla professione con tutto quello che era riuscito a recuperare e conservare con certosina attenzione.

Finanche una libreria dedicata alle riviste professionali ove, naturalmente il Progresso Veterinario è presente con tutti i suoi numeri; non manca una storica emeroteca veterinaria costituita da rare e accorte raccolte di articoli, amorevolmente collezionati già dall’amatissima compagna di vita, l’elegante consorte Barbara Palminteri, chiamata Maria, che seppe conquistare il cuore del giovane veterinario tarantino, che trovò in Oria (BR) amore e professione.

Molteplici i riconoscimenti tributati a Domenico D’Addario nel corso della sua lunga vita, ricca di successi e soddisfazioni, tuttavia non mancarono le note dolenti, di particolare amarezza quella legata alle critiche per   aver sostenuto, da Presidente FNOVI, l’iscrizione obbligatoria all’Onaosi.

Meritoria visione che, però, dovette soccombere alla luce di una controversa ricostruzione dei fatti relativamente ad un parere richiesto, forse in modo poco ortodosso, al comitato centrale dell’epoca.

In risultato fu un dietrofront, anche su spinta dei Farmacisti, sull’obbligatorietà di iscrizione all’ONAOSI per tutti i professionisti.

Praticamente un’opportunità persa!

La vicenda, turbò non poco D’Addario, che continuò comunque a ricevere stima e gratitudine per le sue molteplici attività che lo videro impegnato con successo in più campi, ma restò in lui l’amarezza per la vicenda.

I recenti episodi di cronaca legati alla prematura scomparsa di colleghi, anche a causa del COVID-19, non iscritti all’Onaosi, e che hanno lasciano figli, ai quali non si è potuto offrire assistenza, attualizzano come la visione dell’obbligatorietà d’iscrizione sostenuta all’epoca da Domenico D’Addario, fosse scelta saggia e lungimirante.

Grandezza umana, garbo, eleganza, disponibilità e fine ironia caratterizzavano il suo essere, riuscendo a catturare l’attenzione degli interlocutori i quali percepivano immediatamente la sua onestà intellettuale. Domenico D’Addario ci ha lasciati, chi non ha avuto l’occasione di incontrarlo ha perso tanto, chi ne ha avuto il privilegio, oggi ne compiange la perdita.

Antonio Gianni
Già membro del Comitato Centrale Fnovi




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