Rassegna Stampa

10 aprile 2020

Quella strana alleanza tra coronavirus e animali selvatici

Fonte: Agronotizie

Complice l’assenza quasi totale di persone e automezzi in circolazione sul territorio, gli animali selvatici hanno invaso città e campi, con pesanti danni all’agricoltura

La quarantena imposta dall’epidemia di coronavirus ha avuto un effetto secondario imprevisto, quello di ‘restituire’ alla natura ampie parti del territorio italiano. E così a Venezia ci si stupisce di poter vedere i pesci nei canali. In centro a Milano le anatre scorrazzano in mezzo alle vie e le lepri colonizzano i parchi cittadini a Firenze, mentre a Cagliari i delfini giocano all’interno del porto.

Ma c’è chi non festeggia per questa situazione: sono gli agricoltori che oltre alle difficoltà causate da Covid-19 ora se la devono vedere con gli animali selvatici, che oggi più che mai stanno causando danni alle colture. Essendo venuta meno la presenza di persone e veicoli che normalmente circolano sulle strade rurali o alle periferie delle città, cinghiali, daini, caprioli e lupi, ma anche storni e piccioni hanno invaso le campagne.