Rassegna Stampa

14 aprile 2023

PSA. Donini e Mammi a Schillaci e Lollobrigida: “Scongiurare le gravi ripercussioni se la malattia si diffondesse”

Fonte: quotidianosanita.it

Mettere in campo tutte le azioni possibili e le risorse necessarie per contrastare la pese suona africana. E tra le misure da attuare c’è quella di installare o ammodernare le recinzioni antintrusione per bloccare l’avvicinamento dei cinghiali agli allevamenti di suini, e finanziare la prevenzione da fauna selvatica.
Per questo la regione Emilia Romagna ha messo sul piatto oltre 1,7 milioni di euro attraverso un apposito bando chiuso a fine febbraio. E sono 63 le imprese pronte ad intervenire grazie al finanziamento dalla Regione. Di queste, 19 sono a Reggio Emilia, 16 a Modena, 7 a Piacenza e Bologna, 8 a Ravenna e 3 a Forlì-Cesena e Parma. La spesa degli interventi, che complessivamente supera i 2,5 milioni di euro, è da sostenere entro il 31 dicembre 2023.

Gli interventi riguarderanno la progettazione, l’acquisto e la messa in opera di recinzione antintrusione perimetrale, esterna all’area di allevamento, con pali, ma anche l’adeguamento e/o completamento delle recinzioni perimetrali già esistenti degli allevamenti in stalle per renderle conformi ai requisiti tecnici.

Inoltre, in questi giorni gli uffici regionali stanno definendo con gli enti territoriali e le polizie provinciali l’utilizzo di ulteriori fondi straordinari che la Regione ha stanziato con l’approvazione della legge regionale 17/2022: sono state individuate risorse per ulteriori 500mila euro, che serviranno a realizzare piani di controllo per la riduzione dei cinghiali presenti sul territorio.

Nel 2022 le attività venatorie e i piani di controllo hanno portato a una riduzione di oltre 30mila cinghiali sul territorio, il dato più alto di sempre in Emilia-Romagna. “Vogliamo scongiurare in ogni modo le gravissime ripercussioni economiche e sociali che potrebbero verificarsi qualora la malattia si diffondesse in Emilia-Romagna, con importanti ricadute anche sull’intera economia nazionale; danni che già oggi sono valutati in 20 milioni di euro al mese per le mancate esportazioni ma che potrebbero aumentare esponenzialmente su tutta la filiera se il virus dovesse estendersi ulteriormente” ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi.