Rassegna Stampa
15 ottobre 2019
Prevalenza di Listeria monocytogenes nella filiera del pollo da carne
Fonte: macchinealimentari.it
La richiesta di carni avicole è in costante aumento negli ultimi anni, sia per le caratteristiche nutrizionali, sia per l’attitudine ad essere impiegate nella produzione di un’ampia gamma di prodotti trasformati.
Listeria monocytogenes (Lm), potenziale contaminante della carne di pollo, è in grado di causare una grave patologia di origine alimentare, la listeriosi. Essendo il rischio Lm comunemente associato ai prodotti pronti al consumo, pochi dati sono disponibili in letteratura sull’ecologia di questo batterio nelle carcasse prelevate al mattatoio.
Scopo di uno studio recente, effettuato da un gruppo di ricercatori italiani [Iannetti et al., 2018], è stato quello di valutare la prevalenza di Lm in 440 campioni di cute di carcasse di pollo prelevati da 11 lotti provenienti da due mattatoi avicoli, in un arco temporale di 18 mesi, caratterizzando i ceppi isolati al fine di valutare la presenza di cloni persistenti. I risultati dimostrano che la prevalenza di contaminazione di Lm nella cute è pari al 28.0%, con una variabilità tra i singoli lotti compresa tra il 5.0% e il 57.5%.