Rassegna Stampa

07 luglio 2019

Maltrattamenti animali: maggiore tutela ai “quasi umani”

Fonte: studiocataldi.it

Nel corso degli anni, gli animali si sono ritagliati uno spazio di autonoma tutela e protezione da parte della legge e della giurisprudenza che, tuttavia, sottolinea le distinzioni con quelli “quasi umani” o antropizzati

Negli ultimi anni si è assistito a una sempre maggior attenzione, da parte della legge e della giurisprudenza, nei confronti dei diritti degli animali.

Ciò non si rintraccia solo nelle proposte di legge, ma anche nelle pronunce dei giudici che sempre più spesso prendono le difese degli amici a quattro zampe contro i maltrattamenti messi in atto dagli esseri umani. Una spinta che giunge anche da oltre i confini nazionali, a conferma dell’importanza della materia e delle convivenza tra uomo e animali.

Anche il Consiglio d’Europa, infatti, si è dimostrato attento alla protezione degli animali siglando numerose Convenzioni per la loro tutela e, con il Trattato di Lisbona, l’Unione Europea ha, altresì, riconosciuto la natura degli animali quali esseri senzienti.

Principi che hanno ispirato anche la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, firmata a Strasburgo il 13 novembre 1987, ratificata dall’Italia con la legge 201 del 2010.

1.Animali da tutelare in quanto esseri viventi e senzienti
2.Animali “antropizzati” maggiormente tutelati