Rassegna Stampa
14 gennaio 2020
Made in Italy, presto controproposta italiana su Nutriscore. Ed è scontro
Fonte: Agricolae
Mentre si lavora in Europa per scongiurare gli effetti dei dazi Usa sul vino e sull’agroalimentare italiano a fronte dell’accordo Usa-Cina, il ministro della Salute Roberto Speranza rassicura, nel corso del convegno “Salute agroalimentare: dalla sicurezza più qualità” a Romasulla a Palidoro, sull’etichettatura a semaforo. Dichiarando che il governo italiano ha già in tasca la controproposta.
“Sono mesi nei quali a livello Europeo andranno compiute scelte decisive sulle nostre produzioni. Mi riferisco al Nutri-Score e il nostro governo deve porre attenzione, perché questo modello dal nostro punto di vista non ha caratteristiche sufficienti. Cercheremo una proposta alternativa, una dieta più larga. E in questo modo non difendiamo solo le nostre imprese e le nostre aziende”, spiega. L’idea è quella di “assicurare benessere a tutti i cittadini dell’Unione Europea”. E poi sui dazi: “Penso che sia una politica che produce più vinti che vincitori”.
“Il Nutri-Score non funziona e dal nostro punto di vista non raggiunge per nulla l’obiettivo di assicurare il diritto alla salute. Non è accettabile, per fare un esempio, che l’olio d’oliva venga considerato meno qualitativo dell’olio di colza”. prosegue. “Noi stiamo lavorando perché venga messo in discussione questo impianto, che oggi sembra essere maggioritario a livello europeo, del Nutri-Score. Quindi ci batteremo, anzi abbiamo già iniziato a farlo, a livello europeo perché passi un modello diverso, che tuteli in modo particolare la dieta mediterranea e i prodotti che riescono a garantire davvero la salute dei cittadini”.
Infine il segreto di Stato sulle importazioni alimentari. Motivo di polemica interna sia a livello miniseriale che a livello associativo. Querelle nella quale è intervenuta anche l’Autorità garante del commercio.
“Se sono favorevole all’eliminazione del segreto di Stato sulle importazioni alimentari? Penso che quando si fanno operazioni che vanno nella direzione di trasparenza, di accessibilit° e di maggiore partecipazione degli individui, si fa sempre una cosa positiva. Ed è vero per questa vicenda, ma anche per altre. Sono convinto che dobbiamo insistere su questo” spiega ancora Speranza. “Mi piace l’idea di una pubblica amministrazione e ministeri che siano ‘case di vetro’ dove non ci sono mai cose da nascondere”.
Nel frattempo quello del Nutriscore diventa anche un tema di scontro politico in vista delle elezioni in Emilia Romagna che riguarderanno, per Matteo Salvini, anche “un voto per salvare il territorio e l’agricoltura piacentina ed emiliana, perché c’é qualche genio a Bruxelles che sta portando avanti un progetto che si chiama Nutriscore, e a Bruxelles c’é il Pd”. Un progetto, spiega il leader della Lega in un comizio a Morfasso (Piacenza), in diretta Facebook, “che metterà il bollino rosso nei negozi sugli alimenti che secondo loro fanno male, e tra gli alimenti che fanno male c’é il Parmigiano reggiano, il prosciutto di Parma, l’olio d’oliva, la pasta. La dieta mediterranea avrà il bollino rosso, la coca zero e patatine surgelate da far fritte avranno il bollino verde perché fanno bene”. “Difendere il nostro territorio significa anche mandare in Europa qualcuno che dica ‘ragazzi, voi vi mangiate le vostre schifezze senza colore e senza sapore noi a nostri figli continuiamo a dare da mangiare quello che mangiavano i nostri padri e i nostri nonni”, prosegue Salvini. “E a Bruxelles chi c’é a difendere gli interessi del popolo italiano? Gentiloni? Poi si mette con la De Micheli e abbiamo fatto filotto”, conclude il segretario della Lega.
A rispondere è Paolo de Castro: