Rassegna Stampa

15 luglio 2021

Le zoonosi non si esauriscono in Covid-19

Fonte: scienzainrete.it

Le zanzare sono in cima alla lista, ma anche roditori e zecche sono importanti vettori di zoonosi la cui diffusione è fortemente influenzata dal nostro rapporto con l’ambiente: Simonetta Pagliani ripercorre alcune delle principali.

Le malattie infettive hanno interessato gli umani fin da quando, 12 000 anni fa, da cacciatori-raccoglitori sono diventati coltivatori e allevatori stanziali, dando così inizio alla sistematica e diffusa manipolazione della natura.

Nel corso della storia umana, vaiolo, morbillo, peste e malaria hanno devastato intere popolazioni, ma l’evento infettivo in assoluto più letale è stato quello prodotto da H1N1, l’influenza “spagnola” del 1918, che ha ucciso più di 50 milioni di persone (equivalenti a 200 milioni, se si aggiustasse per la popolazione mondiale del 2020). In aggiunta ai fattori facilitanti legati alle circostanze in cui versava l’ospite (la concomitanza con l’epilogo di una lunga guerra mondiale), il virus sommava alla propria citolesività la capacità di rendere patogeni batteri silenti situati nelle vie respiratorie dei soggetti colpiti.