Rassegna Stampa
25 maggio 2020
La minaccia dello spillover inverso
Fonte: lescienze.it
Il passaggio dei virus dagli esseri umani agli animali è un fenomeno poco noto, ma che sta avvenendo sempre più spesso, soprattutto negli allevamenti di bestiame, e in particolare di maiali, e rappresenta un ulteriore fattore di rischio di epidemie. La soluzione, secondo gli esperti, è un approccio che consideri la salute umana nel contesto più ampio del benessere degli animali e dell’ambiente
Quando il nuovo coronavirus è passato agli esseri umani alla fine del 2019, adattandosi così bene alla nuova specie ospite da causare una pandemia, stava sfidando ogni calcolo delle probabilità. Anche se gli scienziati stimano che circa il 60 per cento degli agenti patogeni umani conosciuti e fino al 75 per cento di quelli associati alle malattie emergenti hanno origine negli animali, il successo dello spillover rimane estremamente raro. Secondo gli studiosi, in natura esistono da 260.000 a più di 1,6 milioni di virus animali. Eppure, con poco più di 200 virus di cui è documentato che colpiscono l’uomo, molto meno dello 0,1 per cento di quelli di altre specie hanno “mai causato un’infezione umana”, sottolinea un articolo di “PLOS Biology” del 2019.