Rassegna Stampa
03 dicembre 2018
Sostenibilità alimentare
Il mondo si mobilita per un cambiamento delle abitudini alimentari. La carne al centro del mirino nella lotta per salvare il clima
Fonte: ilfattoalimentare.it
In occasione di importanti appuntamenti internazionali come l’incontro alla Chatam House britannica dedicato al cibo sostenibile, il COP24 delle Nazioni Unite, già ribattezzato l’incontro in cui si siglerà l’accordo di Parigi sul cambiamento climatico 2.0 (*), la riunione della Commissione europea dedicata al tema della sicurezza alimentare, e la conferenza della FAO di Bangkok (**), si moltiplicano gli studi e i documenti ufficiali sulla necessità di cambiamento delle abitudini e della cultura alimentare.
Il più importante, tra gli ultimi usciti, è forse quello firmato da ben 130 istituzioni accademiche di tutto il mondo e intitolato “Opportunità per ricerche future e innovazioni relative al cibo e alla sicurezza della nutrizione e dell’agricoltura: la prospettiva della partnership inter-accademica globale”, nel quale si elencano le direttive da mettere subito in atto per scongiurare a ogni costo un aumento di 2°C della temperatura del pianeta, evento che peggiorerebbe drammaticamente le tendenze già viste nel 2016, 2017 e 2018, ovvero fenomeni meteorologici estremi con il conseguente aumento del numero di persone malnutrite o sottonutrite (passate dai 777 milioni del 2015 agli 815 milioni del 2016), fatto che non si verificava da anni.
Il cambiamento climatico – premettono gli esperti – rende ancora più critica la sicurezza alimentare e aumenta le disuguaglianze. Ma, a sua volta, è alimentato dalla continua e crescente richiesta di alimenti a bassissimo costo e ad altrettanto bassa qualità nutrizionale (il 20-25% delle emissioni è dovuto agli allevamenti industriali, senza contare i trasporti e la parte finale delle filiere), che a loro volta fanno schizzare in alto gli indici di molte malattie e la stessa mortalità.