Rassegna Stampa
03 marzo 2020
Coronavirus, la zootecnia impegnata nella gestione dell’emergenza
Fonte: mangimiealimenti.it
Tra i diversi settori produttivi interessati dalle misure per il contenimento dell’epidemia di coronavirus la zootecnia occupa una posizione di particolare riguardo. Le attività delle imprese zootecniche presenti nella zona rossa tra Lombardia e Veneto possono infatti proseguire perché erogano un servizio essenziale. La gestione dell’emergenza è dunque sotto controllo, anche se non mancano alcune criticità, come denuncia ad esempio Confagricoltura. Problematicità che diventano ancora più preoccupanti, però, se si allarga lo sguardo alle ricadute dell’epidemia da Covid-19 sull’intera area del Nord Italia, maggiormente interessata dalla diffusione dell’epidemia, e su tutto il settore agroalimentare.
Questa vasta porzione di territorio è infatti l’area con il maggior numero di aziende agricole con allevamenti, di capi di bestiame, di mangimifici e di aziende proprietarie dei centri di stoccaggio dei cereali. Qualche numero. La Lombardia ha il 24% dei bovini e oltre la metà dei suini in Italia, nel Nord si concentra il 48% dei centri che immagazzinano cereali, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto sono le tre regioni con il più alto numero di stabilimenti di mangimi e da Veneto ed Emilia-Romagna arriva il più alto numero di Dop e Igp.