Rassegna Stampa
24 febbraio 2019
Brexit. Moscovici: In caso di un ‘no deal’, abbiamo bisogno di controlli doganali sulle merci, controlli veterinari e fito-sanitari
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“La palla e’ nel campo britannico”, ha detto il commissario europeo Pierre Moscovici a 33 giorni dalla data fissata per la Brexit mentre l’Unione resta inflessibile sulla riapertura dell’accordo respinto dal Parlamento britannico in gennaio.
“Vogliamo dire, ‘Signori inglesi, tirate per primi!'”, Ha aggiunto l’ex ministro dell’Economia e delle finanze del governo socialista di Francois Hollande, durante l’evento “Grand Rendez-Vous” organizzato da Europe 1, Cnews e Les Echos. Ha insistito che sono “gli inglesi che hanno votato per la Brexit”. “Lasceranno l’UE, e’ la loro scelta sovrana e sara’ il 29 marzo”, ha detto in risposta alle domande su un possibile rinvio.
“Sappiamo che non vogliono l’accordo cosi’ com’e’, anche se non e’ lontano dall’essere il migliore possibile, e non vogliono un ‘no-deal’, cioe’ un’uscita disordinata”, ha detto. “Nei restanti 33 giorni, devono dire quello che vogliono”.
D’ora in poi, secondo Moscovici, “e’ un problema politico” da parte degli inglesi: “e’ necessario che il Parlamento arrivi per decidere su una mozione di maggioranza”. Per il resto, a livello pratico, “tutto e’ stato programmato nelle discussioni per 3 anni, sono state prodotte decine di migliaia di documenti”.
Il suo scenario preferito e’ quello dell’applicazione del duro accordo con Londra per quasi un anno e mezzo. Ma la Commissione europea si sta preparando per la possibilita’ di un’uscita brutale il 29 marzo e anche le aziende devono fare altrettanto, ha dichiarato il commissario europeo.
“In caso di un ‘no deal’, abbiamo bisogno di controlli doganali sulle merci, controlli veterinari e fito-sanitari”, ha precisato. “Sono passati mesi da quando ci stiamo preparando, e i miei servizi hanno lanciato campagne di informazione per le aziende, in particolare per le PMI che devono sapere cosa devono fare”.
Moscovici annuncia anche che si rechera’ a Calais, prima del 29 marzo, per “vedere come funzionano le cose sul terreno” e “consegnare alcuni messaggi”. Ha assicurato che la dogana francese e’ “straordinariamente ben preparata