Rassegna Stampa

17 maggio 2021

Antibiotici nelle stalle, l’altra verità

Fonte: Agronotizie

L’Italia figura in Europa fra i maggiori utilizzatori di antibiotici in campo veterinario. Eppure il loro uso zootecnico si è fortemente ridotto negli ultimi anni. Va chiarito il ruolo degli animali da affezione

Sono di tutto rispetto i risultati ottenuti dal mondo degli allevamenti nella riduzione dell’uso di antibiotici.
Lo certifica Ema, l’Agenzia europea per il farmaco, che ha diffuso i dati più recenti sulle vendite di antimicrobici veterinari.
Nel periodo fra il 2011 e il 2018 l’uso di antibiotici nelle stalle europee è calato in media del 34,6%.

Antibiotici in Italia
L’Italia si è fortemente impegnata su questo fonte e figura fra i paesi più virtuosi, avendo ridotto di oltre il 42% il consumo di antibiotici, percentuale che arriva a più dell’80% per i polli.
Scendiamo invece in fondo alla classifica se si considerano le vendite di antibiotici.
I dati di Ema attribuiscono all’Italia un consumo di 932 tonnellate di antibiotici, superiore a quello di Francia (456 tonnellate) e Germania (753 tonnellate) e inferiore solo a pochi altri paesi.