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Misure di prevenzione e controllo della rabbia per animali d’affezione provenienti dall’Ucraina
Categoria: Istituzioni, Sanità animale
A fine febbraio il Ministero della salute ha fornito delle indicazioni di tipo organizzativo per gli animali domestici al seguito di rifugiati provenienti dall’Ucraina.
Le Autorità dei paesi confinanti con l’Ucraina (Polonia, Ungheria, Slovacchia, Romania) stanno
procedendo a controllare tutti i cani e gatti in entrata nella Ue e a effettuare la vaccinazione di quelli che ne risultano sprovvisti senza fornire però totali garanzie della immunizzazione di tutti gli animali in
ingresso.
La Commissione europea nel corso dei recenti incontri avuti con gli Stati membri ha fatto presente che stante l’attuale situazione di grosso disagio non prevede per il momento che nei punti di ingresso sul territorio della UE venga effettuata nei confronti di questi animali la quarantena o il campionamento per la ricerca degli anticorpi da effettuarsi al contrario a destino.
La Direzione generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero, fermo restando la necessità di evitare ulteriori disagi ai profughi provenienti dall’Ucraina in ingresso in Italia, ha richiesto un parere al CRN della rabbia presso l’IZS delle Venezie allo scopo di ricevere indicazioni circa le misure da attuare al fine di prevenire e controllare eventuali rischi per la salute sia per gli stessi profughi che per gli animali al seguito e le altre persone presenti sul territorio nazionale.