Rassegna Stampa

29 agosto 2023

Peste suina, è allerta rossa

Fonte: Agronotizie

Il virus è entrato in due allevamenti di suini del pavese. In assenza di interventi più coraggiosi altri allevamenti sono destinati a soccombere, mettendo in forse la sopravvivenza di una filiera che vale nel suo insieme oltre dieci miliardi di euro

La peste suina africana è entrata negli allevamenti di suini. Lo ha fatto in Lombardia, Regione ad alta densità suinicola.

Due i focolai accertati nel pavese, prima a Montebello della Battaglia e a distanza di pochi giorni a Zinasco e ora tutto il settore trema per le conseguenze che ne potrebbero derivare.

Non sono bastate le recinzioni, la nomina di un commissario straordinario (Vincenzo Caputo) e nemmeno gli interventi (pochi e blandi) per ridurre la popolazione di cinghiali dai quali è partita l’infezione, a iniziare dai primi casi in Piemonte e Liguria accertati quasi due anni fa.

Venti mesi durante i quali si è fatto affidamento sulla capacità degli allevatori nell’adottare misure di biosicurezza atte ad evitare l’ingresso della malattia.

Non poteva bastare, nonostante il forte impegno da parte di tutti. Siamo di fronte a un virus capace di sopravvivere a lungo nell’ambiente esterno, per di più dotato di una forte capacità infettante.

Molte le vie per le quali può entrare in allevamento, veicoli, materiali di consumo, lo stesso personale addetto all’allevamento e non solo.