Rassegna Stampa

03 marzo 2022

Politica agricola europea, ipotesi di un freno sulla sostenibilità a causa della guerra

Fonte: ilsole24ore.com

Nel prossimo Consiglio potrebbero arrivare misure di allentamento dei nuovi vincoli ambientali previsti dall’ultima riforma e misure eccezionali rivolte ai settori più colpiti dall’aumento dei costi di produzione

La sostenibilità, per ora, può attendere. La crisi ucraina cambia l’agenda della politica agricola europea che si riscopre produttivista per far fronte all’emergenza approvvigionamenti (l’Ucraina è il terzo esportatore mondiale di cereali e il secondo fornitore di mais dell’Italia mentre la Russia è il principale produttore ed esportatore di materie prime per i fertilizzanti) che per gli agricoltori si aggiunge ai rincari esponenziali dei prezzi dell’energia.

«Prenderemo in considerazione il varo di misure volte a garantire e incrementare la capacità produttiva dell’Europa nel 2022, come l’utilizzo dei terreni incolti per le colture proteiche», ha detto, a conclusione della riunione straordinaria del Consiglio agricolo Ue del 2 marzo, il commissario all’Agricoltura Janusz Wojechowski. Tradotto, potrebbe voler dire l’abbandono della regola del cosiddetto set-aside, la messa a riposo obbligatoria di una quota, pari al 10%, dei terreni aziendali, e l’allentamento dei nuovi vincoli ambientali previsti dall’ultima riforma. Le prime proposte operative saranno presentate dalla Commissione ai ministri Ue nella prossima riunione del Consiglio in programma il 21 marzo.