Rassegna Stampa

23 novembre 2020

Quanto è concreto il rischio di contagio Covid dai cibi surgelati

Fonte: Agi

I vertici dell’Organizzazione mondiale della sanità sembrano escludere l’eventualità che la catena di approvvigionamento alimentare possa rappresentare un veicolo di trasmissione dell’infezione. Ma i casi legati alla catena alimentare sono stati numerosi

La Cina ha segnalato nei giorni scorsi cinque nuovi casi di importazione di surgelati risultati positivi al coronavirus. Carne e pesce che, secondo il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CCDC), potrebbero rappresentare uno dei più subdoli veicoli di immissione del virus nel Paese.

Sulla possibilità che SARS-CoV-2 resista alle temperature estremamente fredde sono state fornite diverse interpretazioni. Uno studio pubblicato sul sito open access BioRxiv, condotto dagli esperti del CCDC e non ancora sottoposto a revisione, ha portato all’identificazione e all’isolamento di un campione di coronavirus sull’imballaggio esterno di una confezione di merluzzo congelato.

Gli stessi autori sottolineavano che, sebbene le basse temperature tipiche della refrigerazione possano effettivamente contribuire alla diffusione del virus, la vicinanza tra i lavoratori e il numero di persone coinvolte nell’imballaggio di prodotti surgelati potrebbero svolgere un ruolo più significativo sulla facilità di trasmissione dell’infezione nei centri di refrigerazione.