Rassegna Stampa

04 ottobre 2020

Clima. Rapporto CMCC: Italia a rischio, serve agire subito

Fonte: scienzainrete.it

Quanti campanelli d’allarme dobbiamo ancora sentire suonare? Possiamo anche far finta di niente, ma il nuovo rapporto del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) “Analisi del rischio. I cambiamenti climatici in Italia” conferma che un solo filo lega tutte le piccole grandi catastrofi che interessano il nostro territorio: il clima che cambia e la nostra impreparazione a fronteggiarne gli impatti.

La prima cosa che salta all’occhio del rapporto presentato a metà settembre, ma tornato di attualità in questi giorni di maltempo e alluvioni, è un eccesso di aumento di temperatura per la zona mediterranea, che si configura quindi come hot spot. Un hot spot, come ci spiega Donatella Spano, curatrice del Rapporto, è un’area in cui per variabili come temperatura e precipitazioni si registrano variazioni maggiori dei loro valori (medi ed estremi) rispetto alla norma. In particolare, la regione Mediterranea «può essere considerata un hot spot del cambiamento climatico, perché per questa area geografica, influenzata dal clima arido del Nord Africa e da quello temperato e piovoso dell’Europa centrale, è previsto un riscaldamento che supera del 20% l’incremento medio globale e una riduzione delle precipitazioni in contrasto con l’aumento generale del ciclo idrologico nelle zone temperate comprese tra i 30° N e 46° N di latitudine».

Difatti, l’Italia si è già scaldata di 1.56°C rispetto ai livelli preindustriali, a fronte della media globale di 1.1°C.