Rassegna Stampa

25 settembre 2019

Antibiotico-resistenza, 33mila morti in Ue; Italia maglia nera

Fonte: Agi

C’è una strage in corso e noi siamo al momento completamente disarmati. Centinaia di migliaia di persone muoiono ogni giorno nel mondo a causa di un fenomeno chiamato “antibiotico-resistenza”: i farmaci, anche i migliori, riescono sempre meno a eliminare le infezioni. Siamo molto vicini a quella catastrofe che gli esperto hanno emblematicamente ribattezzato come “Apocalisse antibiotica”. L’Onu calcola che i casi di resistenza portino a livello mondiale a 700.000 morti l’anno. Ai 230mila morti dovuti soltanto alla tubercolosi resistente si aggiungono quelli per infezioni del tratto respiratorio, infezioni sessuali e quelle legate alle procedure mediche invasive, e a quelle legate al cibo.

Il mondo, sottolineano gli esperti, sta già subendo gli impatti economici del fenomeno, con 24 milioni di persone che potrebbero essere spinte verso la povertà estrema entro il 2030. Se non si fa nulla, gli scenari sono tragici. Entro il 2030 i morti per resistenza farmacologica potrebbero arrivare a 10 milioni. In Europa si stimano 33mila decessi l’anno a causa della resistenza dei batteri agli antibiotici.

All’Italia va la maglia nera con oltre 10mila decessi. Siamo al primo posto di tutte le tristi classifiche: per tasso di mortalità per antibiotico resistenza, per anni di vita persi in salute, per giorni extra di ospedalizzazione dovuti a questo problema. Si stima che nei prossimi 30 anni moriranno per questo motivo 450 mila persone. Per fare un paragone si tratta di un italiano attualmente vivente su 130.