Rassegna Stampa

19 giugno 2019

Il caso Lactalis: l’alimentare italiano da salvare, ma mancano gli imprenditori

Fonte: Accademia dei Georgofili

Il fatto ha trovato una discreta eco nei mezzi di comunicazione: alla fine di maggio Lactalis, il gruppo lattiero caseario francese più grande del mondo, primo anche in Italia dove controlla circa un terzo della produzione, ha acquistato dal fondo inglese Charterhouse Capital Partners che ne controllava l’80%, la Nuova Castelli, un’impresa produttrice e distributrice di formaggi fondata nel 1892. La Castelli, nota nel suo settore, forse poco conosciuta dal grande pubblico, produce e commercializza anche Parmigiano Reggiano, oltre che Gorgonzola ed altri prodotti caseari a denominazione protetta e non. Nel 2018 con un migliaio di dipendenti ha fatturato 460 milioni di euro che realizza per il 70% sui mercati esteri sia esportando sia producendo direttamente con imprese acquisite in passato.

L’operazione è importante per le dimensioni dei protagonisti, per il futuro della Castelli e per il ruolo di Lactalis in Italia che ne risulta rafforzato.

La notizia ha dato esca ad un dibattito piuttosto vivace, ma limitato. Infatti si è concentrato su due questioni intrecciate: l’acquisizione di Castelli da parte di un’impresa straniera e la presenza fra le attività di quest’ultima di produzione e commercializzazione di Parmigiano Reggiano.