Rassegna Stampa

18 giugno 2019

Veterinari della Asl nei campi profughi Saharawi, In missione (con la scorta militare) per istruire i colleghi locali su salmonellosi e corrette pratiche di macellazione

Fonte: met.provincia.fi.it

Giorgio Sirugo, il dirigente veterinario afferente all’area di Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare diretta da Stefano Cantini, ha fatto ritorno nei giorni scorsi da una missione nei campi profughi Saharawi, nella provincia di Tindouf. Il viaggio è nato da un progetto della Asl Toscana centro, come missione di lavoro per istruire il personale locale veterinario e tecnico a convivere con gli animali nel rispetto delle norme elementari di igiene, delle buone modalità di conservazione e consumo, del giusto sistema di refrigerazione, del trasporto e della commercializzazione della carne. Gli ispettori, sempre accompagnati durante gli spostamenti da una scorta militare, hanno svolto la loro missione in pieno periodo di Ramadan, per cui gli orari e i tempi di lavoro sono stati spesso subordinati agli orari lavorativi del personale. Il progetto ha coinvolto la struttura fiorentina diretta da Luca Cianti.

Nello specifico la missione prevedeva la fattibilità di un piano di controllo della salmonellosi nell’allevamento di galline ovaiole presente nel campo e una verifica delle condizioni delle macellazioni in campo aperto di dromedari e ovicaprini, quella dei dromedari in particolare, pratica comune nei campi Saharawi. A conclusione dei controlli, ci sono stati due momenti di formazione che Giorgio Sirugo insieme a un altro veterinario della missione, un collega della Asl di Bologna, ha tenuto presso la Scuola Veterinaria dove sono stati convocati i veterinari e tecnici che operano nei dipartimenti provinciali di Tindouf. Partendo dalla macellazione a cui aveva assistito il giorno prima e attraverso le foto scattate durante l’ispezione, a loro Sirugo ha spiegato le buone pratiche di macellazione in particolare quelle realizzate in campo aperto, per esempio, l’uso corretto delle attrezzature e dell’acqua corrente.